Scadenza: 28 febbraio 2025
Bando People raising 2024 di Fondazione Cattolica – Una criticità che sta caratterizzando in questi anni gli Enti del Terzo Settore e che pare condizionarne
pesantemente l’evoluzione è data dal sempre maggiore affaticamento riguardo al reperimento e all’ingaggio di adeguate risorse umane. Si tratta di un fenomeno che riguarda tanto le risorse di volontariato quanto quelle professionali e pare determinare una sorta di spaesamento e impotenza da parte delle organizzazioni. Frequente è infatti la sottolineatura dell’esistenza del problema, ma al contrario risulta molto rara l’indicazione di proposte e iniziative tendenti a cercare una qualche forma di soluzione strutturale, al di là di qualche risposta emergenziale.
Questo quadro è probabilmente riconducibile a due dinamiche.
La prima, di carattere generale, si collega alla complessità delle trasformazioni sociali in atto.
Trasformazioni demografiche segnate dall’invecchiamento complessivo della popolazione determinato da due fattori: la sempre maggiore longevità e la sempre minore natalità. Trasformazioni culturali che portano alla costante ridefinizione del modo in cui persone appartenenti a diverse generazioni arrivano a precisare modi e tempi del loro stare nelle vicende ordinarie della vita individuale e del contesto sociale, riguardo a due profili rilevanti quali il lavoro e l’impegno sociale.
Una seconda dinamica è identificabile nel progressivo isterilirsi di quelle che dal dopoguerra sino al declinare del secolo scorso sono stati i grandi vivai dell’impegno sociale: le organizzazioni cattoliche e laiche che, insieme ai partiti e ai sindacati hanno rappresentato per decenni, per milioni di persone, i
luoghi della maturazione di scelte di impegno sociale volontario e in molti casi anche professionale. Da questi vivai il mondo del terzo settore ha attinto per decenni le proprie risorse, di norma formate, attraverso esperienze specifiche sin dagli anni giovanili, al senso dell’impegno civile, che nel volontariato
trovava il suo compimento, ma che può anche tradursi nella ricerca di un lavoro socialmente orientato.
In pratica le organizzazioni del terzo settore hanno avuto a disposizione una nutrita schiera di provider che le hanno esonerate dal doversi porre il problema di ingaggiare le risorse umane necessarie per sviluppare le proprie attività. Per questo, oggi che questi provider si sono, per varie ragioni, esauriti, le organizzazioni sono spesso impreparate a giocare in prima persona e in modo adeguato la partita del coinvolgimento diffuso.
Impegnate a fondo nelle azioni di reperimento di risorse materiali – fundraising – col supporto anche di professionalità specifiche e di centri di formazione specializzati, si trovano sguarnite sul fronte, ben più rilevante del reperimento del capitale umano – people raising –, che rappresenta la loro vera e
principale ricchezza. Reperimento che richiede consapevolezza, competenze e azioni mirate e accurate di sensibilizzazione, orientamento, selezione e formazione.
Lo scenario sin qui sinteticamente descritto interpella profondamente anche un soggetto filantropico come Fondazione Cattolica, da sempre impegnata a sostenere il mondo del terzo settore nel prendere in mano il proprio futuro. A tal fine si intende avviare un’azione volta a stimolare e aiutare il terzo settore
nello sviluppare progressivamente una azione consapevole, efficace e diffusa di people raising. Da un lato introducendo azioni volte a motivare un numero sempre più esteso di persone di tutte le età e tutte le condizioni al coinvolgimento personale, professionale o volontario, in attività di interesse generale.
Dall’altro creando le condizioni affinché queste persone possano trovare nelle organizzazioni un approdo soddisfacente per le loro aspirazioni a svolgere attività professionali o di volontariato.
In generale, oggi sembra necessario far si che il mondo del Terzo Settore sappia costruire, anche collettivamente, vere e proprie politiche di people raising con orizzonti di medio lungo periodo. Ciò andrà collegato anche a processi di rigenerazione delle leadership, affinché sappiano guidare le organizzazioni in processi in cui il people raising si sviluppi a tutto campo. Sul fronte delle nuove generazioni come per quelle più avanti negli anni, con l’obiettivo di integrare nuovi volontari nei percorsi gestionali e di governance, al pari di quello di creare contesti lavorativi attraenti e sfidanti; si tratta quindi di implementare progetti che sappiano sviluppare processi di gestione e coaching per l’inserimento delle risorse, lavorando su motivazioni, competenze, senso di appartenenza, legami con le comunità di riferimento, tanto per i volontari quanto per i professionisti.
Le risorse disponibili per questo bando ammontano a € 500.000.
Regolamento del Bando “People Raising”
Fondazione Cattolica, con il bando denominato “People Raising”, intende promuovere e sostenere iniziative progettuali che vedano gli Enti del Terzo Settore porre al centro delle loro strategie e programmi di sviluppo il tema delle risorse umane, intraprendendo percorsi e azioni specifiche finalizzate all’ingaggio e alla valorizzazione delle persone come risorsa primaria e fondamentale dell’organizzazione, per garantirne lo sviluppo futuro, anche attraverso processi di ricambio generazionale gestiti consapevolmente.
Le attività progettuali presentate dovranno essere realizzate direttamente dall’ente partecipante singolo o in partenariato con altri enti e riguardare iniziative innovative ed attrattive volte a sviluppare un’azione consapevole, efficace e mirata di people raising avente come riferimento gruppi o comunità di appartenenza.
I progetti dovranno caratterizzarsi per una consapevole centralità della persona come fattore principale per la buona attuazione di programmi e iniziative di carattere sociale e per lo sviluppo dei legami comunitari che normalmente ad esse sono connaturati. In relazione a ciò dovranno caratterizzarsi per le azioni messe in campo volte ad arricchire la compagine dell’ente di collaboratori volontari nonchè, laddove possibile, per favorire la partecipazione di utenti e beneficiari e delle loro famiglie. Il tutto nella prospettiva di costruire, grazie all’azione consapevole e mirata dell’ETS comunità solidali e coese, capaci di rispondere ai bisogni dei propri componenti attraverso una corale partecipazione.
Potranno quindi essere previste azioni di comunicazione, sensibilizzazione, orientamento, selezione, formazione, coaching tali da rendere l’ente attrattivo per persone interessate a partecipare, a diverso titolo ad attività con finalità sociale.
I progetti dovranno indicare le modalità e gli indicatori che potranno permettere di valutare la congruità e l’efficacia delle azioni realizzate in relazione agli obiettivi dichiarati.
Potrannno partecipare al bando:
– Enti di Terzo Settore (ETS) incluse le Reti Associative
– Enti privati senza scopo di lucro, con l’esclusione di: formazioni e associazioni politiche, sindacati, associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche, enti coordinati o controllati dai suddetti enti
– Enti Religiosi civilmente riconosciuti (comprese Associazioni e Movimenti ecclesiali)
Ciascun Ente o raggruppamento di Enti partecipanti al bando potrà risultare candidato a un solo progetto.
Ciascun progetto potrà ricevere al massimo un contributo di € 25.000,00 se proposto da singolo Ente o di € 50.000,00 se proposto da raggruppamento di Enti o da Reti Associative. Il contributo della Fondazione non potrà superare l’80% dei costi complessivi del progetto che potranno prevedere allocazioni fino ad un massimo del 10% di costi di struttura.
Termini e fasi del bando
Il presente bando si suddivide in tre fasi
Proposta dell’idea progettuale
Durante la prima fase i richiedenti potranno presentare la propria idea progettuale previo accredito dell’ente sulla piattaforma per le erogazioni della Fondazione https://fondazionecattolica.strutturainformatica.com/Frontend/Rol/.
Le proposte dovranno essere presentate entro il 28/2/2025.
Fondazione Cattolica col supporto di alcuni esperti del settore selezionerà le migliori idee progettuali da sottoporre alla valutazione del proprio Comitato Esecutivo.
Seguendo un processo strutturato saranno privilegiate le proposte:
– fondate su una analisi consapevole ed adeguata della situazione dell’organizzazione riguardo al tema delle risorse umane, anche in relazione alle finalità, obiettivi, natura (ODV, APS, Impresa Sociale o altro)
– focalizzate in modo chiaro su specifiche esigenze e su potenzialità di sviluppo prospettico
– finalizzate al miglioramento duraturo della capacità di attrarre, gestire e qualificare le risorse umane dell’ente sia per acquisire potenzialità e talenti, sia per gestire adeguatamente processi di ricambio generazionale
– strutturate per favorire la stabile integrazione di risorse di volontariato
– capaci di rafforzare i legami dell’ente con la comunità di riferimento, nonché la sua propensione ad essere stabile fattore di sviluppo comunitario
- I FASE
Selezione delle idee progettuali ed istruttoria del progetto
Entro il 30.4.2025 Fondazione Cattolica contatterà direttamente gli Enti selezionati per approfondire l’idea progettuale e richiedere la documentazione necessaria a completare l’istruttoria che dovrà essere inviata entro tre mesi da tale comunicazione.
Entro due mesi dal termine per l’invio della documentazione necessaria a completare
l’istruttoria da parte degli Enti selezionati Fondazione valuterà le proposte definitive e, a suo insindacabile giudizio, deciderà in merito alla concessione o meno del contributo.
- II FASE
Realizzazione del progetto
I progetti accolti dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla comunicazione dell’avvenuta approvazione, pena la decadenza dal contributo, salvo motivate ragioni da valutarsi a cura della Fondazione.
La Fondazione, anche al fine di favorire la raccolta di risorse integrative da parte dei Soggetti aggiudicatari, darà ampio risalto ai progetti selezionati.
- III FASE
Il contributo riconosciuto ai progetti accolti al termine della Fase 2, sarà corrisposto previa dimostrazione:
1. Del raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto stesso
2. Della rendicontazione dei costi sostenuti, che dovranno essere coerenti col progetto presentato.
E’ possibile richiedere un anticipo del 25% del contributo ad inizio progetto. Durante la fase di realizzazione del progetto sarà possibile richiedere un ulteriore anticipo, sino ad un massimo del 50% complessivo previa rendicontazione di metà dei costi previsti e del raggiungimento di metà degli obiettivi.
Gli enti assegnatari di contributi dovranno avviare il progetto proposto entro 6 mesi dalla comunicazione dell’avvenuta approvazione.
L’assegnazione dei contributi previsti dal presente bando è subordinata alla sottoscrizione da parte degli Enti assegnatari del contributo del Regolamento Generale delle elargizioni previsto da Fondazione Cattolica e visibile nel sito della Fondazione al seguente link https://www.fondazionecattolica.it/wp-content/uploads/2022/07/regolamento-erogazioni-Fondazione-CattolicaVerona.pdf.
Dopo l’assegnazione quest’ultima potrà in qualsiasi momento, avvalendosi anche di tecnici di sua fiducia, verificare lo stato d’attuazione del Progetto, nonché acquisire ogni documentazione afferente alle modalità di impiego dell’erogazione, al fine di verificarne la coerenza con gli obiettivi che hanno motivato l’erogazione stessa. L’Assegnatario dovrà fornire al riguardo tutte le informazioni richieste, inerenti il progetto e la gestione complessiva dell’Ente. In caso di omissione o di rilascio di informazioni parziali o non veritiere, la Fondazione potrà sospendere l’erogazione o, nel caso e a suo insindacabile giudizio, disporne la revoca.
Per quanto non espressamente citato sul presente bando si rinvia alle informazioni presenti sul sito internet della Fondazione. La Segreteria è disponibile a fornire eventuali chiarimenti al tel. 045.8083211 dal lunedì al giovedì dalle 10.30 alle 12.00.