“Superare l’ictus, ritrovare la parola”, è il titolo dell’iniziativa in programma sabato 9 marzo alle 16,30 al centro congressi Monastero della Stella di Saluzzo (Piazzetta Trinità, 4). L’ingresso è libero e gratuito; l’evento è accessibile anche alle persone con disabilità. Il sottotitolo, “Diamo voce all’afasia”, prova a spiegare meglio il ricco programma del pomeriggio: inizialmente ci sarà l’esibizione del Coro degli Afasici “Enrico Catelli”dell’associazione provinciale di volontariato per la lotta all’ictus, A.L.I.Ce. Cuneo Odv. A seguire (alle 17,15 circa), una breve ma significativa tavola rotonda con esperti del territorio, per affrontare le tematiche dell’ictus: la prevenzione, la cura e la riabilitazione. Alla fine del pomeriggio, verrà offerto un rinfresco ai partecipanti. L’intera iniziativa nasce da un’idea del Lions Club Scarnafigi e Piana del Varaita, in stretta sinergia col Lions Club Saluzzo-Savigliano e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.
Per informazioni: info@alicecuneo.it, telefono 333 7458606 oppure www.alicecuneo.it.
Cos’è l’afasia?
L’afasia è una disabilità della comunicazione che colpisce un terzo delle persone dopo un ictus. Chi ne soffre, non riesce più a esprimersi o a comprendere le parole: una condizione molto invalidante per il singolo, ma anche per il contesto familiare e sociale. Spesso, però, rappresenta una situazione reversibile, almeno in parte, che può essere curata. Una forma di “logopedia adattata” è la musico-terapia, che oltre a essere un potente strumento di terapia, rappresenta anche un forte mezzo di empatia, per migliorare la qualità di vita. Il Coro degli Afasici è infatti una “grande famiglia” in cui si condividono i sogni e i bisogni, alla ricerca di soluzioni comuni, in “concerto”: volontari, familiari, soggetti afasici, operatori e le tante persone che rendono vivo il progetto. Il prodigio di un coro che ritrova la parola attraverso la musica e la voglia di continuare a cantare insieme, diventando volano di forti emozioni, di speranza, di vita. Perché, come diceva il medico e narratore Oliver Sacks: “La musica, è il più potente farmaco non chimico”.
Il Coro Afasici “Enrico Catelli”
Alle 16,30 è prevista l’esibizione del Coro degli Afasici “Enrico Catelli”, diretto dai musico-terapeuti Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa. Un breve concerto per dimostrare l’efficacia dell’azione musico-terapica che i docenti portano avanti tutto l’anno, due volte a settimana, nei confronti di persone che hanno subito eventi cardio-cerebro-vascolari. Queste attività sono offerte da A.L.I.Ce. Cuneo Odv e si svolgono nella baricentrica Fossano, con soggetti che arrivano da tutta la provincia. L’associazione cerca inoltre di organizzare trasporti per le persone in difficoltà, grazie a realtà del terzo settore. Per informazioni e libera partecipazione: Marianna, tel. 333 7458606.
Tavola rotonda sull’ictus
“Dare voce all’afasia”, significa anche dare voce a una malattia come l’ictus che rappresenta, ahinoi, la prima causa di invalidità del territorio e terza di morte. Compito perciò di un’associazione è fare fronte comune, per prevenire quanto più possibile, ma anche prendersi cura delle acuzie e accompagnare le persone e le famiglie durante la riabilitazione. Questo il senso della tavola rotonda sull’ictus, prevista alle 17,15 dal titolo “Prevenire, curare, riabilitare”. Interverranno (qui elencati in ordine alfabetico), la direttrice della struttura complessa di Neurologia dell’Ospedale di Savigliano e responsabile del Dipartimento medico specialistico della AslCn1, Roberta Bongioanni, che esporrà come “Conoscere e riconoscere l’ictus” e l’importanza di essere tempestivi nella ricerca delle cure. Ci sarà, inoltre, il primario emerito di Medicina Interna, Antonio Diana, che incentrerà il suo intervento sulla prevenzione: “Prevenire, è sempre meglio che curare”, recita il titolo. Sarà la volta, poi, della riabilitazione, con la relazione di Eliana Peirone, fisioterapista e docente internazionale Ibita, che ci racconterà della “Riabilitazione e gestione quotidiana” delle problematiche che l’ictus comporta. Non da ultimo, l’esperienza e le parole del musico-terapeuta, Maurizio Scarpa, che da anni porta avanti il progetto di “Terapia ed empatia”, che ha dato vita al Coro degli Afasici di A.L.I.Ce. Cuneo Odv, oggi intitolato alla memoria di Enrico Catelli, storico componente e paroliere, scomparso per Covid.
Un progetto “corale”
“A tutti vorremmo rivolgere il nostro grazie, sentito e di cuore – afferma Marianna Micheletto, volontaria referente del progetto –. Un grazie a tutte le realtà, enti, Istituzioni, ai familiari, ai tanti volontari, collaboratori e operatori. L’obbiettivo è mostrare quello che la nostra associazione di volontariato offre al territorio, al fine di poter coinvolgere sempre più persone bisognose e realtà desiderose di collaborare. Non da ultimo, vi ricordo il nostro codice fiscale: 96067980043, affinché possiate destinarci il 5×1000 in sede di dichiarazione dei redditi. Un piccolo grade aiuto, che ci permette di andare avanti. Grazie di cuore, vi aspettiamo numerosi”.
L’esibizione rientra in un progetto ampio di terapia ed empatia per l’ictus e “MusicAbility”, per questo l’associazione ringrazia: Fondazione CRCuneo, Fondazione CRTorino, Fondazione CRFossano, Associazione Alessio, Fondazione CRSaluzzo, Fondazione CRSavigliano, Banca di Caraglio, CSV Cuneo, Regione Piemonte, Fondazione Cagnasso, Atl Cuneese, Consorzio socioassistenziale Cuneo e Monviso solidale, Fondazione NoiAltri, Camera di Commercio di Cuneo, Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Cuneo, AslCn1, AslCn2, Comuni di Cuneo, Savigliano, Fossano, Bernezzo, Boves, Caraglio, Saluzzo, Robilante, Alba, Bra e Borgo San Dalmazzo, Lilt di Alba, Bra, Saluzzo e Cuneo, Croce Rossa di Borgo San Dalmazzo, Croce Bianca Fossano, Auser e Avo Savigliano, Misericordia Alba, la campionessa Marta Bassino, tutti i soci, i familiari e i tanti volontari e amici di A.L.I.Ce. Cuneo Odv, in sinergia con A.L.I.Ce. Italia.