La data della scadenza per la presentazione delle domande per l’edizione 2025  è prorogata AL 28 FEBBRAIO 2025 

Il Premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia di fraternità” è stato istituito dall’Arcivescovo di Assisi il 10 ottobre 2020, giorno della Beatificazione di Carlo Acutis. Mira a incoraggiare progetti economici fraterni “dal basso”, a cominciare dalle difficili condizioni in cui versano i nostri fratelli e sorelle più piccoli e sofferenti. Il Premio mira a ispirare in modo generativo le persone con scarse possibilità economiche, in particolare i giovani al di sotto dei 35 anni e nelle regioni più povere del mondo, a riunirsi (“Fratelli tutti” – Fratelli tutti) e presentare, come cambiamento- makers, un progetto specifico e valido, sottoposto all’attento esame e giudizio di una Commissione di Valutazione, per beneficiare e soddisfare i bisogni concreti dei più disagiati e bisognosi in mezzo a loro.

Come ha espresso continuamente papa Francesco nel suo pontificato, san Francesco d’Assisi è ispirazione per un nuovo rapporto con le nostre sorelle e fratelli poveri ed emarginati: «San Francesco ci offre un ideale e, in un certo senso, un programma. Per me, che ho preso il suo nome, è una costante fonte di ispirazione” (Lettera per l’evento “Economia di Francesco”, 1 maggio 2019). Per questo crediamo che da Assisi, le parole di Gesù dal Crocifisso di San Damiano debbano risuonare oggi in un mondo colpito dalla pandemia: «Va’, Francesco, ripara la mia casa che, come vedi, sta cadendo in rovina .” Spogliandosi delle vesti e dei beni materiali davanti al padre, Pietro Bernardone, e all’allora Vescovo di Assisi, Guido, il giovane Francesco avviò, attraverso il segno concreto della sua nudità, un’economia diversa da quella del padre terreno: la fiducia sulla provvidenza come strumento generativo per il bene di tutti e, soprattutto, dei più poveri e abbandonati. Così Francesco potrebbe esclamare: «D’ora in poi dirò: ‘Padre nostro che sei nei cieli’ e non più ‘Padre Pietro Bernardone’».

Ispirato da san Francesco, il beato Carlo Acutis, sepolto ad Assisi nel Santuario della Spogliazione, è egli stesso un esempio di “economia della fraternità”, soprattutto per i giovani. La sua spiritualità profondamente eucaristica si è manifestata nel suo amore per i poveri, caratterizzato non solo dall’elemosina, ma dalla vicinanza e dall’amicizia con i bisognosi, cosa che papa Francesco ha spesso incoraggiato nei nostri rapporti con i poveri. «Ciò che solo ci renderà veramente belli agli occhi di Dio», ci dice Carlo, «è il modo in cui amiamo Dio e il nostro prossimo».

In un mondo scosso dalla pandemia e dalla guerra e confrontato a tante altre sfide, il premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per un’economia di fraternità” vuole essere ispirazione di santità, bellezza e bontà attraverso nuovi modelli di economia, necessario per questi tempi.

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