Domenica 6 ottobre alle ore 16,00 ha avuto luogo l’apertura ufficiale della biblioteca del convento dei frati cappuccini; ricordiamo che attualmente, come la restante parte del vecchio convento e parco, è stata assegnata in comodato d’uso all’associazione Ingenium di Busca.
La biblioteca conventuale è, in ordine di tempo, l’ultimo tassello che va ad impreziosire quanto messo in campo dall’associazione buschese, ed è visitabile la prima domenica di ogni mese; per motivi di studio o di ricerca la biblioteca potrà essere accessibile previo appuntamento ed accordi con l’associazione medesima.
Nella biblioteca trovano spazio oltre 5.200 libri suddivisi nelle varie materie e disposti in appositi scaffali: Biblici, Padri, teologia morale, apologetica, dogmatica e ascetica, Agiografia (storia dei santi), scienze, periodici (Civiltà Cattolica), Storia ecclesiastica e civile,  catechistica, predicabili ed autori latini ed italiani.
La biblioteca, dalla fine dell’ottocento e sino al 1962, venne utilizzata dai frati che frequentavano lo studentato buschese per ricevere una preparazione filosofica, teologica, spirituale, umana, pastorale e anche per apprendere la lingua latina.
La stessa non veniva solamente frequentata dagli studenti, ma soprattutto dai frati che approfondivano le proprie conoscenza nella varie materie teologiche.
Sin dalle sue origini, 1833, all’interno del convento la biblioteca è stata collocata in una stanza sopra il coro della chiesa conventuale in una posizione che salvaguardava i libri dall’umidità ed eccessiva luce e polvere.
Negli anni la composizione della biblioteca è stata il frutto di donazioni di privati, di acquisti diretti oppure come ‘bagaglio’ dei “padri lettori”, così venivano chiamati gli insegnanti delle varie materie, che negli anni hanno frequentato il convento e, in seguito, lasciato lì i loro libri.
Per l’associazione Ingenium si è trattato di un grande lavoro di riordino e pulizia della biblioteca poiché, nel tempo, i libri erano stati collocati casualmente negli scaffali, perdendo l’ordine originario: i libri sono stati inventariati, risistemati negli spazi predisposti e, nel contempo, cataloga ti anche a livello informatico; tale lavoro ha visto alcuni soci impegnati per oltre un anno.
Per tutti quanti è stato un interessante e gratificante lavoro ed anche un viaggio a ritroso nel tempo, in un ambiente intriso di cultura e spiritualità che si pe recepisce non appena si varca la porta d’ingresso.
Per questo invitiamo tutti coloro che leggeranno queste righe a “sperimentare” di persona questo piccolo gioiello che rischiava di andare perso e che invece ora è tornato all’antico splendore.