I colori dell'autismo
Notizie dagli ETS

Venerdì 17 ottobre a Fossano, nell’aula magna dell’Istituto superiore G. Vallauri, alle 20.45, nell’ambito del Festival del Rumore, i ragazzi del progetto Reporter intervistano Red Frey Hey, protagonista dell’evento “I colori dell’autismo” insieme al dottor Maurizio Arduino.
L’intervista è realizzata dai ragazzi del Centro Diurno e della Comunità Psichiatrica “I Girasoli” di Cussanio, nell’ambito del progetto “Operazione Reporter”, promosso in collaborazione con l’associazione La Voce di Elisa ODV e Oasi Giovani, con il supporto del giornalista Doriano Mandrile, del regista Michele Petruzziello e degli educatori Asl Cn1.
Noi di “Operazione Reporter”, per il “Festival del Rumore” abbiamo avuto l’occasione di intervistare “Red Frey Hey” la protagonista dell’evento “I colori dell’autismo” insieme al dottor Maurizio Arduino, incontro che si terrà a Fossano venerdì 17 ottobre.
L’evento è organizzato da La Voce di Elisa ODV, che da alcuni anni supporta i giovani e le famiglie che affrontano problemi di salute mentale, e dall’associazione fossanese “Revolution”: «Nel dicembre 2024 – raccontano i responsabili – abbiamo organizzato un incontro dedicato alla salute mentale, un tema sentito e spesso poco affrontato apertamente. L’evento ci ha confermato quanto sia importante, per le nuove generazioni, avere spazi sicuri in cui potersi confrontare su questi argomenti con libertà e senza giudizio.
Un’occasione preziosa per entrare in contatto con diverse realtà associative del territorio e costruire una rete di relazioni e collaborazioni che continui nel tempo.
L’idea di partecipare al “Festival del Rumore” è nata in modo naturale: ci siamo riconosciuti nel desiderio collettivo di far sentire tutte le voci, anche quelle più fragili, anche quelle che – per ora – riescono solo a sussurrare».
Come hai scoperto di essere autistica?
«Grazie a mio fratello, che alle scuole superiori ha ricevuto diagnosi di autismo verbale senza
compromissione cognitiva. Quando lui ha avuto la diagnosi mi ha detto: “guarda che secondo me tu sei come me”. Lui mi spiegò tutto…»
Quando balli come fai a restare concentrata sui passi, proprio sulla lezione?
«Come persona autistica non ho mai avuto difficoltà a concentrarmi sulla danza perché è un mio interesse ristretto. Nella danza sono proprio focalizzata: facendo spettacoli di solito poi sto addirittura meglio».
Cosa ti dà e cosa ti toglie l’autismo?
«Io penso che non mi dia e non mi tolga niente; la vivo proprio come una condizione d’essere. L’autismo è un modo di essere umani, quindi come per tutti c’è il lato negativo il lato positivo, è una cosa che esiste… bisogna parlarne! Un modo di essere con le sue difficoltà da affrontare, ma basta nasconderci!»
Cosa possono fare le istituzioni per le persone autistiche?
«Informarsi e informare. Di sicuro c’è molto bisogno di supporto alle famiglie, di più accesso alle diagnosi, più centri specializzati, più accesso alle terapie, e soprattutto creare ambienti adatti a tutte e tutti; c’è un grosso lavoro da fare; penso che tutto dovrebbe partire dall’ascolto e dall’avvicinamento alle famiglie»
La scuola può fare qualcosa?
«A riguardo dell’ambiente scolastico sarebbe anche bello che la scuola in generale si aprisse. Ad esempio le stanze sensoriali nelle scuole che secondo me potrebbero essere utili anche semplicemente a chi è molto stressato: andare in queste stanze per decoprimere. L’ambiente fa tanto, non solo quello sociale, ma anche i suoni che ci possono essere, il modo in cui si struttura una lezione»
Come vivi gli affetti?
«Ho difficoltà a dimostrare l’affetto nel modo tipico quando si tratta di amicizia: io non mi reputo una persona con amici; nel senso che conosco un sacco di persone per il lavoro che faccio, ma credo che l’amicizia sia un qualcosa di così difficile da capire che non riesco a definirla bene. Posso dire che ci sono varie sfaccettature. Invece con l’amore sono all’opposto: sono “iper”. Si è sempre molto da un estremo all’altro. Ci sono tante persone autistiche che magari non vivono così l'amore, o lo vivono in modo atipico dall’altra parte»
Perché “La Voce di Elisa” e l’associazione “Revolution” ti hanno coinvolto in un festival dedicato alla
salute mentale?
«Io credo perché le persone autistiche hanno come tutte le persone una salute mentale. Ad esempio io ho tentato due volte il suicidio. Bisogna ricordarsi che l’autismo non è un disturbo mentale, ma le persone autistiche hanno problemi di salute mentale, quindi le due cose sono molto importanti da prendere in considerazione insieme.
Venerdì 17 ottobre interverrò a Fossano presso la Sala dell’IIS Vallauri alle 20:45 insieme al dottor Maurizio Arduino che da anni si occupa di questo tema. Vi aspettiamo e… non siate superstiziosi, partecipate!»
Red Fryk Hey
Red Fryk Hey è ballerin*, insegnante, coreograf* professionista e attivista autistic* per i diritti delle persone autistiche. Nat* a Saluzzo, in provincia di Cuneo, ha scoperto di essere autistic* solo a 31 anni.
Ha trascorso gran parte della sua vita senza risposte e ha dovuto attraversare molti momenti difficili, tra cui una forte depressione, ma la danza è da sempre il suo porto sicuro e oggi sta vivendo il suo sogno: essere ballerin* professionista.
Dopo aver ricevuto la diagnosi, Red Fryk Hey ha iniziato a dedicarsi a diffondere consapevolezza e informazioni sull’autismo, per accorciare i ponti tra chi lo vive e le persone neurotipiche. Attraverso i social Red cerca di far sentire la sua voce, per unirla a quella di tante altre persone che, come lei, vogliono abbattere i tanti tabù sull’autismo.
Il suo obiettivo è battersi per i diritti delle persone autistiche attraverso la danza.
Red ha costruito passo dopo passo, con un’eccezionale energia che l* contraddistingue, un progetto che mira a scardinare l’idea che sia utopia comprendere una mente autistica e abbattere la convinzione ancora troppo radicata che l’autismo sia una malattia da cui bisogna essere curati.
Red attraverso le sue danze e il suo corpo, racconta l’autismo e prova ad abbattere tutti i pregiudizi che ancora oggi sono presenti nella società riguardo questo argomento. La sua missione è quella di far capire che la diversità non è un problema, ma una vera ricchezza.
Dottor Maurizio Arduino
Maurizio Arduino è uno psicologo e psicoterapeuta ed è responsabile del Centro Autismo e Sindrome di Asperger (C.A.S.A.) di Mondoví, ASLCN1.
Ha fatto parte del Tavolo nazionale autismo presso il Ministero della Salute ed è docente in corsi di formazione e master presso diverse università italiane. È condirettore della rivista “Autismo e disturbi dello sviluppo”.
I ragazzi del progetto fotoreporter e La voce di Elisa




















