Il diritto alla cura e alla salute è di tutti
Progetti, racconti e testimonianze
“Non c’è età per le difficoltà. Noi volontari operiamo con tenacia, non ci arrendiamo”

Continua la campagna di sensibilizzazione per il volontariato a tutela dei diritti promossa dal CSV.
Il claim della campagna – I diritti sono semi: un soffio li diffonde, la cura li fa crescere – mette in evidenza il lavoro di tante associazioni che tutelano e diffondono questi semi preziosi per tutti noi.
Sulla rivista Società Solidale vogliamo dare spazio agli ETS che lavorano in questo ambito, che si adoperano per chi è più fragile e vigilano affinché quei diritti che ci sembrano dovuti non vengano mai a mancare nelle nostre vite.
Proseguiamo trattando un importante diritto, quello alla salute.
Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, che lo definisce “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, garantendo cure gratuite agli indigenti e stabilendo che nessuno possa essere obbligato a un trattamento sanitario se non per legge, rispettando sempre la persona umana, con implicazioni estese alla tutela ambientale e lavorativa.
L’impegno di Auser per questo diritto importante è declinato attraverso gli sportelli salute, dislocati in tutta la provincia.
Abbiamo posto alcune domande a Auser volontariato Cuneo e vallate ODV nella persona di Ivana Tallone volontaria Auser per lo sportello salute di Busca.
Come funziona lo sportello salute con cui Auser collabora?
«Lo sportello calca la filosofia, le motivazioni e le iniziative del Comitato Vivere la Costituzione. Vuole essere un punto di ascolto e sostegno per i cittadini, che quotidianamente si scontrano con le difficoltà di accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario, con tempi di attesa notevolmente lunghi e non conformi alle indicazioni riportate sulla richiesta medica, agende di prenotazione non disponibili, sede di esecuzione delle prestazioni fuori dal territorio dell’Asl Cn1 e con necessità sempre più obbligata per gli utenti di rivolgersi alle strutture sanitarie private o di rinunciare alle cure. E’ stato predisposto un modulo per il cittadino, da compilare e inviare all’Urp (Ufficio Relazioni col Pubblico) dell’Asl di residenza, al fine di segnalare il mancato rispetto dei tempi d’attesa o l’impossibilità a effettuare la prenotazione per la mancanza di agende disponibili.. Il cittadino è invitato a procedere normalmente alla prenotazione, tramite il Cup Regionale (al numero 800 000 500) o agli sportelli Asl territoriali o con l’app Cup Piemonte e ad accettare la data e la sede della prenotazione proposta. Successivamente, qualora la prenotazione non soddisfi i criteri indicati sull’impegnativa medica o quando non siano disponibili agende per la specifica prestazione richiesta, può provvedere all’invio dell’istanza. Considerata la sempre più drammatica situazione delle liste d’attesa, era urgente creare uno spazio di ascolto dei bisogni della popolazione e sopperire in tempi stretti alla necessità di ottenere prenotazioni congrue alle esigenze di salute, nonché di facilitare i cittadini nella compilazione ed invio del suddetto modulo di istanza. I volontari sono stati debitamente formati».
C’è molta affluenza?
«La nostra attività è in aumento. Nell fattispecie, per lo sportello di Busca per cui presto la mia opera volontaria ogni settimana si forma una lunga coda di cittadini bisognosi di visite o esami che risultano imprenotabili o con posti addirittura fuori Regione”, dicono i volontari dello Sportello.
Quello delle prenotazioni sanitarie, oltre ai tempi d’attesa biblici e ai posti liberi a 200 chilometri di distanza, rappresenta un vero e proprio labirinto, in cui è molto difficile districarsi’ dichiarano i volontari dello Sportello. Con la nostra attività cerchiamo di aiutare gli utenti nella tutela del diritto alla salute, fungendo anche da interlocutori con le Aziende sanitarie».
Chi sono gli utenti?
«Contrariamente a quanto si pensa gli utenti vanno dai neonati ( per esempio le ecografie all’anca le cui richieste sono molto frequenti e difficili) fino agli anziani, malati, malati gravi. Non c’è età per le difficoltà. Lo smarrimento, il senso di resa, sconsolamento e spesso arrabbiature sono all’ordine del giorno. Soprattutto per coloro che hanno patologie gravi e non riescono a effettuare visite o controlli che dovrebbero essere “automatici”. Noi volontari operiamo con tenacia, non ci arrendiamo, cerchiamo di trovare una soluzione con costanza e seguiamo quanto possibile l’iter come si sviluppa. A volte la fortuna la fa da padrona e ci affidiamo alla buona sorte. Ma comunque siamo sempre motivati perché ci rendiamo conto che ce n’è molto bisogno.
L’Asl deve trovare un posto nei tempi previsti dall’impegnativa. Ci si affida alla fortuna, anche se gli operatori dell’Urp dell’Asl Cuneo 1 cercano di fare il possibile per esaudire le richieste degli utenti. Queste difficoltà sono inacettabili per il diritto alla cura e alla salute».
Debora Sattamino