Il Festival del Rumore per radicare sul territorio la cultura del benessere psichico
Progetti, racconti e testimonianze
“Oltre alla cura è necessario promuovere la cultura della salute mentale”

Costruire una cultura della salute mentale per accogliere e comprendere chi vive un disagio psichico.
Il prezioso lavoro de La voce di Elisa ODV a fianco e per i giovani.
La voce di Elisa ODV ha organizzato la quarta edizione del Festival del Rumore, rassegna organizzata in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre). Un festival diffuso, capillare, che vuole diffondere e promuovere la consapevolezza e la difesa della salute mentale contro lo stigma sociale che ne deriva.
Il festival del rumore è nato quasi contemporaneamente all’associazione: nel 2022 in pochi sapevano della giornata mondiale della salute mentale, oggi la responsabilità verso l’argomento è cresciuta tantissimo, se ne è parlato tanto e facendolo si è riusciti a creare una cultura nella comunità che sta intorno a chi vive il disagio.
Tutto questo lavoro è in linea con l’obiettivo dell’associazione, che vuole radicare sul territorio la cultura del benessere psichico creando spazi di ascolto, intervento, condivisione, immaginazione, costruzione. Per farlo è essenziale sensibilizzare il gruppo affinchè sappia capire e accogliere queste persone.
L’edizione 2025 ha riscosso un grande successo e ha avvicinato tante persone. Il pubblico ha partecipato agli eventi con grande attenzione e ha vissuto intensamente gli eventi proposti.
L’associazione collabora con tante associazioni ed Enti del territorio, a Fossano ad esempio si è voluta creare una collaborazione con Revolution ODV, un nuovo sodalizio di ragazzi giovani. L’incontro con il professor Arduino e con la ballerina Red è stato in gran parte organizzato da questi giovani volontari che sono rimasti colpiti e affascinati dal lavoro svolto da La voce di Elisa ODV.
Il festival organizza anche momenti di svago, come il concerto Rumors, un’occasione in cui la musica diventa uno strumento per raccontare e promuovere la salute mentale, offrendo uno spazio in cui esprimersi, ascoltare e sentirsi parte di una comunità.
A partire dal titolo, che richiama mormorii e parole sussurrate — quei rumors da superare permettere da parte pregiudizi e stereotipi — la serata ha voluto sensibilizzare sull’importanza del benessere emotivo e del supporto reciproco.
Le attività rivolte alla cittadinanza sono molteplici: spaziano dal festival del rumore, a corsi rivolti a famigliari per gestire il lutto, fino a percorsi formativi per educatori e insegnanti.
Tutte queste attività affiancano l’importante lavoro rivolto ai giovani: l’associazione, in collaborazione con il centro di salute mentale dell’Asl Cn1 dà sostegno a 100 ragazzi per un totale di circa 900 ore di psicoterapia all’anno.
Ha dichiarato Antonia Bassignana, socia fondatrice dell’associazione La voce di Elisa: «Da un lato sosteniamo concretamente ragazzi e giovani, finanziando ore di psicoterapia attraverso il Progetto Giovani dell’Asl Cn1; dall’altro promuoviamo azioni di sensibilizzazione per superare preconcetti e stigma che ancora accompagnano le malattie mentali. Crediamo che, oltre alla “cura”, sia necessario promuovere la “cultura” della salute mentale, per creare un contesto di conoscenza, accoglienza e comprensione indispensabile a chi vive un disagio psichico».
Elisa Girardo
