LA PASSERELLA DELLA VITA, CON AVIS E AIDO MONDOVI’

Notizie dagli ETS

Un simbolo inaugurato lo scorso settembre

A Mondovì “La Passerella della Vita” è il monumento che vuole essere una testimonianza concreta e visiva di un cammino lungo 25 anni, fatto di generosità e vita condivisa, finalizzato a sostenere e diffondere il concetto di donazione del sangue, degli organi, del tempo e dell’impegno volontario.

E’ stato realizzato in occasione dell’anniversario delle sezioni Avis e Aido

Mondovì, come simbolo di altruismo, solidarietà ed impegno civico della

nostra comunità, dedicato a tutti i donatori che con il loro gesto contribuiscono a sostenere e garantire la vita.

Il monumento è stato inaugurato a settembre alla presenza di molte autorità, tra cui Gilberto Magagna tra i fondatori dell’Avis Mondovì e Aido Mondovì.

“L’AVIS di Mondovì prende vita ufficialmente il 16 dicembre del 2000, grazie alla forte volontà di Giorgio Groppo – racconta –  Presidente Provinciale Onorario, che con passione e determinazione volle dare anche alla nostra città un punto di riferimento per la donazione di sangue.  Il primo direttivo fu composto da persone coraggiose e visionarie. Quel gruppo iniziale partì con un numero esiguo di soci donatori.

Gli anni sono passati, e con essi anche i numeri dell’Avis Monregalese sono cresciuti: oggi possiamo contare su 150 iscritti ed una media di 250 donazioni di sangue e plasma all’anno, una cifra che ci riempie di orgoglio, ma che soprattutto significa 150 persone pronte a donare, 150 cittadini che hanno scelto di mettere a disposizione una parte di sé per il bene degli altri. Donare sangue non è un gesto banale, non è solo un atto di solidarietà: è un atto di responsabilità civica, è la consapevolezza che con un semplice gesto possiamo salvare vite umane. Ogni donazione è un ponte invisibile tra chi dona e chi riceve. Un ponte fatto di altruismo, di generosità e di speranza.

L’Avis Mondovì non è soltanto un’associazione, ma una comunità di persone che hanno compreso che la vita è un dono da condividere. Ogni socio, ogni volontario, ogni donatore porta avanti un messaggio forte: la salute, la vita, la solidarietà non hanno prezzo e vanno custodite con gesti concreti.

In questi 25 anni abbiamo visto crescere non solo il numero dei donatori, ma anche la consapevolezza della città sull’importanza della donazione. Scuole, famiglie, istituzioni: tutti, poco a poco, hanno riconosciuto il valore dell’AVIS come presidio di salute e di civiltà.  Ma la storia non finisce qui. Grazie alla spinta del Presidente dell’Avis Monregalese è stato ricostituito anche il gruppo comunale Aido, un’altra realtà di immenso valore sociale.

Se l’Avis insegna a donare il sangue, l’Aido ci ricorda l’importanza della donazione di organi, tessuti e cellule. È un gesto che va oltre la vita stessa: significa scegliere, in un momento di dolore estremo, di regalare speranza ad altre persone. Significa trasformare una perdita in una rinascita.  L’Aido rappresenta il coraggio e la generosità portati all’estremo: è la consapevolezza che anche dopo di noi possiamo continuare a vivere nel cuore e nel corpo di chi riceve il nostro dono. È un messaggio di amore puro, che unisce le famiglie, che dà forza, che regala futuro.  Concludo questo racconto con una riflessione: donare è l’atto più umano che esista. Donare il sangue, donare gli organi, significa donare la vita. Se oggi l’Avis e l’Aido Monregalese sono realtà forti e radicate, lo dobbiamo a chi ha avuto la visione di fondarle, ai dirigenti che le hanno guidate con passione e soprattutto ai tantissimi donatori e volontari che hanno scelto di esserci.  Grazie a tutti voi, perché senza il vostro cuore questa storia non sarebbe stata possibile. E grazie a chi, oggi e domani, continuerà a scrivere le nuove pagine di questa grande storia di solidarietà, vita e speranza. Un sentito ringraziamento va all’Amministrazione Comunale di Mondovì, che ha creduto in questo progetto sostenendolo con convinzione, contribuendo in modo significativo alla sua realizzazione”.