Bra è Città del Dono

Progetti, racconti e testimonianze

Il sindaco Gianni Fogliato, unitamente all’assessore Lucilla Ciravegna, domenica 6 ottobre 2024 ha dato lettura alla delibera di Giunta.
Ecco allora che Bra, città terra natia del beato Cottolengo e patria di Slow Food è stato identificata a pieno titolo “Città del Dono” per un riconoscimento che rende merito all’attenzione posta da tempo ad aspetti sanitari preziosi e fondamentali a tutela della vita.
«La delibera non è soltanto un documento formale – afferma il Sindaco Fogliato – “ma un impegno concreto a promuovere la cultura del dono nella nostra città e non soltanto per costruire una comunità coesa e solidale verso il prossimo, nel segno del rispetto per la vita».
«Bra tra le prime in Italia, per non dire proprio la prima, aveva già raccolto la possibilità di raccogliere le espressioni favorevoli alla donazione di organi, tessuti e cellule nel contesto dell’ufficio anagrafe, grazie allo stimolo di AIDO sulla base di un protocollo d’intesa con ANCI, oggi legge di Stato (“Una scelta in Comune” N.d.R.), e non possiamo che esser davvero soddisfatti nel vedere Bra identificata come “Città del Dono» – prosegue il Presidente AIDO Gruppo Intercomunale di Bra, Langhe e Roero Gianfranco Vergnano a cui fà eco il Presidente AVIS Armando Verrua che afferma – «Tante le regole a cui dobbiamo dare rispetto per la raccolta di sacche e derivati e sapere che il ns. Comune ha indirettamente fatto propria la mission associativa non può che rallegrarci, certi di lavorare sempre di più e sempre meglio».
«Abbiamo un unico obbiettivo: preservare la vita e dar corso a collaborazioni con sane sinergie non può che avvalorare e moltiplicare quell’obbiettivo associativo a cui in FiDAS tanto crediamo» aggiunge il Presidente Tomaso Allocco con Anna Malanot riferimento ADMO che conclude «Il dono è vita, è un gesto generoso, altruista, d’amore e non possiamo che sperare che altre città possano avere gli stessi stimoli di Bra oggi più che mai “Città del dono”».