I tre anni del CSV con la Fausto Coppi

Progetti, racconti e testimonianze

“Da inclusività a inclusione accertata. Da inclusività a vera partecipazione”

I tre anni del CSV Società Solidale ETS con la Fausto Coppi. Da inclusione a partecipazione. La GF Fausto Coppi è giunta alla sua 36° edizione. La manifestazione ciclistica internazionale si è svolta Cuneo il 29 giugno in piazza Galimberti, che, come sempre è il punto centrale dell’evento.

 

Il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) di Cuneo è stato coinvolto anche quest’anno nell’organizzazione della Granfondo Fausto Coppi:  insieme alle Associazioni che operano quotidianamente a favore di soggetti con disabilità, ha partecipato alla realizzazione della manifestazione con un’attenzione particolare al coinvolgimento di persone con fragilità.

Per il terzo anno di collaborazione le Associazioni non sono state solo più presenti con un proprio stand, ma hanno fatto parte integrante della macchina organizzativa insieme a tutti gli altri volontari che contribuiscono all’ottima riuscita dell’evento.

«Il messaggio che volevamo dare all’inizio della nostra collaborazione – precisa il vice presidente del CSV Mario Figoni – è cambiato, si è evoluto. Da inclusività a inclusione accertata. Da inclusività a vera partecipazione. Questo è un grande cambio di mentalità, una evoluzione che vede concretizzare gli obiettivi iniziali. Gli utenti fragili e i volontari delle Associazioni che hanno aderito, sono stati tutti, a loro volta, pienamente immersi nella macchina organizzativa. Qualsiasi volontario ha avuto la stessa maglietta, tutti uguali: normodotati e fragili».

Il CSV di Cuneo, negli anni, ha avuto il ruolo di coagulare le diverse figure dei volontari e coordinare le Associazioni presenti: quest’anno sono state una decina le Associazioni coinvolte dal CSV per fare parte di questa grande manifestazione come parte integrante.

Conclude Figoni: «Al terzo anno di avventura alla Gran fondo, l’evoluzione del 2025 è la vera partecipazione di qualsiasi persona normodotata o fragile che sia. Un grande risultato culturale.  Ringraziamo Emma Mana, Davide Lauro e Alberto Bergia per il bellissimo e meraviglioso spirito costruttivo che ha caratterizzato tutta la nostra collaborazione in questi anni».

 

 

Debora Sattamino