IL PROGETTO DEL CORO DEGLI AFASICI DI FOSSANO «Attraverso la musica si ritrova la parola persa a causa della malattia»
Progetti, racconti e testimonianze
«Attraverso la musica si ritrova la parola persa a causa della malattia»: il dottor Giuseppe Romano vicepresidente dell’Associazione Alice Onlus di Cuneo e neuro-radiologo parla del progetto del “Coro dei Afasici” che ha preso forma con grande successo a Fossano.
Prosegue il medico: «L’afasia è la difficoltà o l’incapacità di comunicare, che colpisce un soggetto su tre dopo l’ictus. L’ictus è infatti la prima causa di disabilità e terza di morte del nostro territorio, con dati purtroppo in aumento. L’afasia è certamente una delle invalidità più importanti, che tuttavia può essere recuperata (del tutto o in parte) grazie alla logopedia e grazie alla musicoterapia: essa agisce sul ricordo e sulla riabilitazione del ritmo interiore che porta a una nuova articolazione dei suoni (al canto), e attraverso questa a una ripresa della capacità di comunicazione. Attraverso la musica si ritrova la parola persa a causa della malattia. Perché si è osservato (grazie alla risonanza magnetica funzionale), che la musica è in grado di attivare tutto il cervello, e non solo le poche aree deputate al linguaggio – che spesso vengono danneggiate dall’ictus -. Grazie a questa azione ‘empatica’ e totalizzante della musica sul Sistema nervoso, si vanno a generare nuove sinapsi (collegamenti neuronali, ndr) che vicariano, sostituiscono, quelle andate perse a causa della malattia. Così si possono ‘costruire’, con fatica, giorno dopo giorno, nuove possibili aree con funzione linguistica e fonatoria. È il prodigio della musica, un vero strumento di cura».
Il coro dei Afasici nasce nel 2016 e negli anni ha sviluppato sempre più iniziative, consensi e risultati.
Racconta Giuseppe Beccaria, fondatore nel 2013 della sezione fossanese di A.L.I.Ce. Cuneo: «Il progetto del Coro degli Afasici (oggi intitolato alla memoria di Enrico Catelli, scomparso per Covid), è nato nel 2016. L’idea progettuale è maturata in seguito all’esibizione del Coro degli Afasici di A.L.I.Ce. Trieste (prima realtà in Italia di questo tipo) al festival internazionale di canto a cappella ‘Vocalmente’, nel 2015, nel cortile del Castello degli Acaja. Un’esperienza che ha emozionato profondamente tutti.
A.L.I.Ce. Cuneo arrivava da due anni e mezzo di una splendida collaborazione con la Fondazione Fossano musica, grazie alla quale ha svolto nel corridoio di Radiologia dell’ospedale di Fossano molti concerti domenicali per alleviare le giornate dei pazienti e delle famiglie, spesso costretti a lunghi ricoveri e periodi riabilitativi.
A Vocalmente inoltre è nata una bellissima amicizia e sinergia con l’associazione ‘Alessio’ di Pieve di Cento (Bologna), e con la dottoressa Annamaria Cevolani. Lei ha dedicato l’associazione ad Alessio, giovane ventiduenne morto suicida nel 1991, figlio della sua più cara amica Roberta Gallinari, pianista, scomparsa nel 2011: la missione di ‘Alessio’ è quella di ‘salvare’ i più giovani attraverso il potere della musica, perché ‘La musica è il più potente farmaco non chimico’, come diceva il medico-scrittore Oliver Sacks».
Continua Beccaria: cL’attività si svolge a Fossano, perché città baricentrica rispetto alle altre ‘Città sorelle’ della provincia di Cuneo, nel teatro dei Battuti Bianchi concesso gratuitamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, che ringraziamo sentitamente. I soggetti arrivano da tutto il territorio della Granda, il numero è variabile. Ad oggi sono circa una trentina. La partecipazione è libera – contatti per info.: 333 745 8606 – cuneo@aliceitalia.org. Il ‘reclutamento attivo’ avviene anche grazie al lavoro in rete svolto con assistenti sociali, terzo settore, medici, Asl e professionisti sanitari. Per esempio, nel Fossanese, A.L.I.Ce. insieme ad altre associazioni opera nel progetto del Poliambulatorio Sociale “Raffaele Volta”, dove soggetti in difficoltà possono accedere a prestazioni mediche specialistiche gratuite (il poliambulatorio è stato realizzato dalla Fondazione NoiAltri, dall’Opera Diocesana della Preservazione e dalla Diocesi di Fossano-Cuneo).
L’attività si svolge due volte a settimana: un giorno si fa attività di riabilitazione musicoterapica a piccoli gruppi, un altro giorno si esegue l’attività coreutica tutti insieme. Diciamo che il Coro è il punto di arrivo della riabilitazione stessa, nucleo di forte empatia oltreché di terapia. Il Coro ha avuto modo di esibirsi in tanta parte del Piemonte, ma anche d’Italia: Torino, Cuneo, Fossano, Savigliano, Genova, Alba, Piacenza… i docenti che lo seguono sono Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa, musicoterapisti torinesi di grade esperienza. I concerti sono momenti di grande importanza perché in grado di veicolare messaggi di speranza concreta e di vita».
Numerose sono le iniziative in corso e future.
«Siamo reduci – prosegue Giuseppe Beccaria – dal concerto del 28 maggio scorso all’Auditorium ‘Varco’ di Cuneo, che ha per così dire, chiuso la stagione. L’attività riprenderà a settembre, per un nuovo ciclo di percorsi riabilitativi e di concerti. Abbiamo inoltre in cantiere iniziative di sensibilizzazione sull’ictus in vista della giornata mondiale, che si celebra il 29 ottobre. Inoltre, non da ultimo, il prossimo anno, A.L.I.Ce. compirà vent’anni e stiamo già pianificando le attività e le azioni per celebrare al meglio quest’importante traguardo. Il Coro degli Afasici esiste grazie al sostegno di tante realtà, enti e Istituzioni che ringraziamo sentitamente. Grazie a tutti i Comuni, in particolare a Fossano, ai coristi, e ai loro familiari che trovano nell’attività anche un modo per stare insieme, come un gruppo di aiuto reciproco. Non da ultimo grazie ai tanti volontari impegnati nelle attività: Marianna Micheletto, Beppe, Pino, Maria Grazia, Anna».
L’associazione di volontariato A.L.I.Ce. Cuneo Odv, acronimo di Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, è nata nel 2004 per volontà di Giuseppe Bonatto, oggi presidente emerito, medico borgarino colpito da ictus nel pieno dei suoi anni. È diffusa su tutto il territorio della Granda; ha sezioni operative, inoltre, a Borgo San Dalmazzo, Savigliano-Fossano ed Alba.
Debora Sattamino