“Noi, voci invisibili” il libro che ha ispirato la costituzione dell’Associazione “La voce di Elisa Odv”.
Progetti, racconti e testimonianze
Un progetto per dare voce e sostegno a chi soffre di un disagio psichico, con l’obiettivo di abbattere lo stigma che avvolge la malattia mentale.
La storia dell’Associazione “La voce di Elisa Odv”, che oggi compie 2 anni inizia da un libro. Un libro con un titolo che richiama in modo preciso il progetto che è destinato a prendere presto forma: “Noi, voci invisibili” (Le Château Edizioni).
Un progetto per dare voce e sostegno a chi soffre di un disagio psichico, con l’obiettivo di abbattere lo stigma che avvolge la malattia mentale, a cui troppo spesso non viene data la medesima “dignità” delle altre malattie.
In questo volume, come un alpinista che affronta il tormento della fatica per scelta, l’autrice ha deciso di ripercorrere e analizzare tutti i gradi del travaglio che le ha procurato la malattia, senza compiangersi, con una scrittura piana e temperata. Anche in lei la volontà di conoscere ha prevalso sulla sofferenza, dominata e sconfitta, seppure brevemente, attraverso l’analisi e la descrizione di quanto le stava accadendo.
Elisa Schininà conosceva la potenza delle parole che hanno il dono di creare la realtà, anche quella impalpabile, torbida e strisciante della malattia mentale, per renderla comprensibile a se stessa e agli altri. In questo senso, il libro rappresenta la sua passione nelle due accezioni: quella del delirio che l’ha accompagnata verso l’esito finale e quella verso se stessa, la vita e gli altri a cui ha deciso di donare la sua esperienza, senza reticenze o ipocrisie.
«Una realtà bifronte – raccontano dall’Associazione – nella quale la storia dell’autrice protagonista ci appare attraverso una lente deformata con due Elisa che si parlano e si affrontano severamente per la vita e per la morte. Dalla storia di Elisa, che ha sofferto e ha combattuto perché la sua voce fosse ascoltata è nata dunque la nostra realtà associativa che si affianca e supporta il “Progetto Giovani”, programma di intervento precoce in età adolescenziale e giovane adulta del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Cn1. Da questo incontro è nato un nuovo capitolo comune, che vuole radicare sul territorio la cultura del benessere psichico affrontando i problemi e le dinamiche insite del periodo adolescenziale e della prima età adulta».
“La voce di Elisa” in due anni di attività (era giugno 2022 quando è stata costituita) sul territorio ha promosso tanti progetti, iniziative, manifestazioni, partecipando attivamente per diffondere la mission per cui è nata.
«Per l’attività svolta dall’associazione nel il “Progetto Giovani e nel territorio” – commenta Antonia Bassignana Schininà, mamma di Elisa e socio fondatore della Odv – dobbiamo ringraziare tutte le persone che credono in questo progetto e lo supportano attraverso donazioni e 5×1000. Lo scorso anno l’Associazione ha potuto mettere a disposizione più di 400 ore psicologo grazie al contributo degli enti che ci hanno accordato la loro fiducia».
La cura è fondamentale, ma altrettanto importante è la promozione culturale. Per questo motivo, l’Associazione organizza eventi e incontri mirati a promuovere la consapevolezza e la lotta contro lo stigma sociale legato alla salute mentale. Tra gli eventi, uno degli appuntamenti più significativi è il “Festival del Rumore”, una rassegna che si tiene a ottobre in occasione della “Giornata Mondiale Della Salute Mentale”.
L’obiettivo del Festival è coinvolgere la comunità e fare realmente rumore sul tema della salute mentale.
L’Associazione con il libro “Noi, voci invisibili” scritto da Elisa Schininà in questi due anni ha girato tutta l’Italia, con 24 incontri dalla Sicilia al Veneto, dal Piemonte alla Calabria, includendo anche l’edizione 2023 del Salone del libro di Torino. Il ricavato delle vendite del libro va all’Associazione. Il prossimo incontro è previsto a Cuneo, presso l’Open Baladin, sabato 14 settembre alle 18, ospiti nell’ambito della
manifestazione “Connessioni Festival”.
L’Associazione ha anche organizzato e partecipato a convegni e collaborato in diversi bandi con focus sulla salute mentale. Tra le altre iniziative, gli psicologi della Odv hanno creato percorsi specifici per la gestione dell’ansia, rivolti sia ad adolescenti e giovani che ad adulti. L’ultimo di questi percorsi si è svolto a Cavallermaggiore, e dato lo stress e l’ansia cui tutti siamo sottoposti, questa attività avrà certamente un seguito.
“L’associazione continuerà il suo impegno, come in questi due anni, per dare voce, parlare, raccontare, fare rumore sulle tematiche della prevenzione e della salute mentale”, conclude Antonia Bassignana.
Le motivazioni di progetti e programmi della Odv sono racchiuse nelle parole che Elisa scrive nel suo libro: «E cosa più importante di tutte: questo progetto, lo scrivere, il tirare fuori le cose, mi ha ridato vita dopo mesi che vivevo nel sonno e nell’apatia. Ha risvegliato in me la voglia di fare, di prendermi cura di qualcosa, di dedicarmi a un progetto e portarlo avanti, fino alla fine. Dedizione e volontà, queste erano le cose che più mi erano mancate nell’ultimo periodo. E uno scopo. Ormai c’ero dentro, e allora diamo il tutto per tutto. Facciamoci conoscere dalla gente, usciamo dal coro, noi con disturbi dell’umore esistiamo, non siamo solo Voci Invisibili».
Per informazioni www.lavocedielisa.org.
Debora Sattamino