Progetto Paulin 100 – 1925/2025

Progetti, racconti e testimonianze

 

“Trasmettere i valori della libertà, della democrazia e dell'impegno civile ai giovani”

Franco Casetta ODV è nata nel 2010 ed è cresciuta grazie all’impegno gratuito e appassionato di volontari che, ispirati dalla testimonianza di “Paulin” Paolo Pasquero, dedicano il loro tempo per custodire e tramandare la memoria della Resistenza e trasmetterne i valori alle generazioni future.
Con il “Progetto Paulin 100 – 1925/2025” celebra il centenario della nascita di Paolo Pasquero, nel 2025.

 

 

 

 

L’obiettivo principale è onorare la figura di Paulin e tramandare i suoi valori di onestà, integrità morale, coraggio e impegno sociale alle giovani generazioni. Il progetto prevede diverse iniziative: un “Evento” per il centenario, che si terrà il 27 settembre 2025, presso l’ex Confraternita di San Giovanni a Canale; l’intitolazione di una piazza del paese alla memoria di Paulin, come segno permanente della sua testimonianza; la produzione di un Docu-Film intitolato “PAULIN – Umanità, coraggio e speranza che sarà presentato all’evento e poi pubblicato sul canale YouTube dell’associazione; la pubblicazione del libro  “PAULIN – Umanità, coraggio e speranza” che racconta la sua vita attraverso testimonianze dirette, centinaia di fotografie e documenti del suo archivio personale.

Abbiamo posto alcune domande a Beppe Pasquero, vice presidente di Franco Casetta ODV e figlio di Paulin.

Chi era, in breve, Paulin e perché dedicare una serie di iniziative per onorare la sua memoria e il suo impegno civile?

«Paolo Pasquero, conosciuto come “Paulin” e con il nome di battaglia “Valter” durante la Resistenza, è nato a Canale il 7 agosto 1925 e deceduto il 2 marzo 2016, all’età di 90 anni.

All’età di un solo anno perse il padre Giuseppe, lasciando la madre Margherita vedova a 34 anni con quattro figli, in condizioni di notevole povertà e umiliazione. Nonostante la sua passione per lo studio, Paulin rinunciò a una borsa di studio offertagli da don Carlo Cavallotto per frequentare le scuole superiori e l’università, scegliendo invece di lavorare come servo in campagna per sostenere la sua famiglia.

Già in tenera età manifestava idee repubblicane e non monarchiche. La perdita del fratello Pierin, disperso in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale, fu una delle motivazioni che lo spinsero a un impegno ancora più profondo per la libertà.

Nel maggio 1944, a 18 anni, Paulin entrò a far parte della 23a Brigata Canale come partigiano “Valter”, combattendo per la libertà contro il nazifascismo. Il 26 luglio 1943, il giorno dopo la caduta del fascismo, Paulin fu tra coloro che distrussero i simboli fascisti a Canale, salvando però un prezioso archivio fotografico della storia locale.

Un aspetto fondamentale della vita di Paulin fu il suo instancabile impegno nella conservazione della Memoria della Resistenza. Nel 1971 fondò l’Associazione Partigiana “Tonio Ferrero” a Canale, intitolata al promotore della Resistenza locale. Nel 2007, sentendo la necessità di non dimenticare il passato e di assicurare che i valori della Resistenza fossero tramandati alle nuove generazioni, Paulin coinvolse un gruppo di persone formando il Gruppo di sostegno alla Tonio Ferrero e che nel 2010 si trasformò nell’Associazione “Franco Casetta per la Memoria della Resistenza”, di cui fu presidente e guida spirituale. Paulin ha dedicato la sua esistenza alla raccolta di testimonianze e documenti sul periodo della Resistenza, creando un archivio di grande valore conservato nella sua abitazione. Questo archivio è stato la base per numerose iniziative, tra cui la mostra “Non dimenticar le mie parole” nel 2012, organizzata per comunicare i valori della Resistenza, soprattutto ai giovani. Paulin è stato anche testimone per il docu-film “Scarpe Rotte” nel 1995 e ha contribuito a libri e commemorazioni. Il suo impegno era volto a promuovere l’onestà, l’integrità morale, il coraggio e l’impegno sociale, senza odio, ma con compassione, tolleranza e una profonda fiducia nel futuro».

Qual è la testimonianza di Paulin oggi, in particolare ai giovani? 

«La testimonianza di Paulin Paolo Pasquero, in particolare ai giovani, si concentra sulla trasmissione dei valori della libertà, della democrazia e dell’impegno civile, affinché le nuove generazioni non dimentichino il passato e traggano insegnamenti per il futuro.

Paulin, conosciuto come “Valter” durante la Resistenza, riteneva fondamentale che i “Valori della lotta antifascista, antidittatura” non fossero dimenticati, specialmente perché la naturale scorrere della vita avrebbe privato l’Italia degli ultimi Partigiani.

Egli non predicava l’odio, ma l’antifascismo, credendo in un impegno continuo per la difesa e la salvaguardia della libertà contro ogni forma di dittatura. Nel suo operato post-bellico e negli anni a venire, ribadiva la necessità di essere “responsabili ora davanti ai nostri figli e soffochiamo sul sorgere queste nostalgie dittatoriali”».

 

Potete raccontarci in sintesi il libro? Dove si potrà reperire dopo il 27 settembre?

«Il libro “PAULIN – Umanità, coraggio e speranza” ha come obiettivo principale il racconto autobiografico intimo e personale della sua intensa esistenza.

Realizzato grazie alla sinergia tra l’associazione “Franco Casetta”, il Comune di Canale e la famiglia Pasquero, il libro intende celebrare la sua straordinaria figura e trasmettere i valori di pace, libertà e impegno civile che hanno guidato la sua intera vita.

La struttura del libro ripercorre le tappe fondamentali della vita di Paulin, suddivise in diverse sezioni cronologiche e tematiche: l‘infanzia e la giovinezza all’ombra del fascismo, segnate da povertà, dalla perdita precoce del padre e dalla sua precoce inclinazione repubblicana e antifascista; la sua esperienza durante la Seconda Guerra Mondiale, inclusa la dolorosa perdita del fratello Pierin sul fronte russo, un evento che rafforzò il suo desiderio di libertà; il suo ruolo attivo nella Resistenza come partigiano “Valter” nella 23a Brigata Canale, con la narrazione delle sue scelte coraggiose e del “testamento spirituale” scritto poco prima della Liberazione; l’esperienza oltreoceano tra il 1954 e il 1955, con il tentativo di emigrare in America, il soggiorno in Florida e a Cuba, e la sua inaspettata partecipazione al film “La Rosa Tatuata”; il dopoguerra, che lo vide impegnato nella famiglia, nella comunità agricola (fondando il Club 3P e una cooperativa) e nel lavoro alla Fiat; la sua instancabile dedizione alla conservazione della Memoria della Resistenza, attraverso la fondazione di associazioni e la creazione di un vasto archivio di documenti e testimonianze.

Il libro si basa su un’ampia raccolta di materiale, tra cui centinaia di ore di registrazioni audio e video di Paulin, interviste, discorsi, lettere e una ricca documentazione fotografica dal suo archivio personale. L’intento è di offrire alle nuove generazioni uno stimolo alla riflessione e all’ispirazione, mettendo in luce l’umanità, il coraggio e la speranza che hanno contraddistinto la vita di Paulin, senza rancore ma con compassione e tolleranza.

Il libro di 304 pagine con oltre 300 tra fotografie e documenti non sarà in vendita per scelta associazionistica. La distribuzione del libro sarà a titolo gratuito. Eventuali offerte libere saranno finalizzate a sostenere le attività dell’associazione F. Casetta ODV.
Sarà possibile reperire il libro in occasione delle presentazioni del libro e del DocuFilm».

 

Potete raccontarci in sintesi il documentario?

«Il docu-film, intitolato “PAULIN – Umanità, coraggio e speranza”, rappresenta un elemento importante del progetto “Paulin 100 – 1925/2025” ed è stato ideato per offrire una testimonianza diretta e coinvolgente della vita di Paolo Pasquero. Rispetto al libro omonimo, il docu-film è concepito per essere “più agile ed emozionante” adatta alle nuove generazioni fruitrici dei media online.

Mentre il libro è un “contenitore adatto e adeguato” per raccogliere e conservare la ricchezza di informazioni, emozioni e vicende della vita di Paulin in 90 anni, il docu-film si propone di racchiudere una “testimonianza diretta della sua vicenda umana, civile e sociale”. La sua natura video permette di “vedere Paulin e sentire la sua inconfondibile voce”, rendendolo più emozionante. Il docu-film servirà anche come un “promo motivante ed emotivo per leggere il libro”, che è considerato più completo e adeguato ai tantissimi contenuti.

Il docu-film attingerà a contenuti, interviste, discorsi, aneddoti, scritti, lettere, documenti e alle numerosissime fotografie dell’archivio di Paulin, proprio come il libro. Verranno utilizzate circa 300 fotografie e documenti. Oltre alla voce e alle immagini di Paulin stesso, il docu-film includerà molti “testimoni che hanno conosciuto Paulin”. raccolta dei contenuti e la redazione editoriale sono a cura dell’associazione Franco Casetta, che si occupa anche della regia e del montaggio.

La sua messa in rete è prevista per il 27 settembre 2025, in concomitanza con la Festa del centenario della nascita di Paulin. Dopo l’evento di lancio, il docu-film sarà reso disponibile online tramite il canale YouTube dell’Associazione, per chiunque abbia “piacere, interesse, curiosità e passione”. In sintesi, mentre il libro offre un racconto più esaustivo e approfondito della vita di Paulin, con spazio per centinaia di fotografie e documenti, il docu-film è pensato per essere una versione più concisa e impattante visivamente e acusticamente, sfruttando la possibilità di mostrare Paulin in prima persona per trasmettere la sua “umanità, coraggio e speranza”». 

Per approfondire visita il blog paulin1925.blogspot.com.

 

Giorgia Barile

 

 

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