STUDENTI ALLA SCOPERTA DELLE PATOLOGIE DA DIPENDENZA DIGITALE
Progetti, racconti e testimonianze
“Obiettivo comune: far conoscere le attività specifiche del volontariato, informare e sensibilizzare i ragazzi”
Conoscere le dipendenze patologiche tramite la scoperta del volontariato e delle sue reti sul territorio.
Bisogno – Ossessione – Non riuscire a smettere/farne a meno – Stare male – Sostanze – Rischio – Malattia…
Sono alcune delle definizioni date dai compagni delle classi terze in apertura degli incontri che, per il secondo anno consecutivo, due ragazzi maturandi dell’indirizzo sociale dell’Istituto Grandis hanno realizzato durante un Pcto (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) incentrato sull’argomento “dipendenze”, con specifica attenzione questa volta per quelle da digitale.
Durante l’estate, Isabò e Andrea, tramite il progetto “Giovani Scuola e Volontariato” del CSV – Centro di Servizio per il Volontariato Società Solidale di Cuneo, sono andati a conoscere un’associazione di volontariato, l’Acat (Associazione club alcologici territoriali) di Cuneo e due servizi pubblici che fanno capo all’ASL CN1: il Ser.D Servizio Dipendenze Patologiche e lo Spazio Ascolto Giovani “Al 34” (che, oltre al Ser.D, vede la partecipazione di NPI, Consultorio familiare, Psichiatria, nonché del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese CSAC) .
Una rete di istituzioni si sono trovate così nuovamente ospiti di un’ulteriore entità pubblica, la scuola, nell’obiettivo comune di far conoscere le attività specifiche del volontariato, informare e sensibilizzare i ragazzi sulle patologie da dipendenze, in particolare quelle da digitale, e pubblicizzare i punti di ascolto interservizi per adolescenti creati per aiutare i ragazzi dai 14 ai 24 anni a dirimere dubbi, portare quesiti, trovare appoggio per sofferenze adolescenziali piccole e grandi.
Partendo dal racconto della loro esperienza, Isabò e Andrea, insieme a un rappresentante dell’Acat e a una referente del CSV, hanno potuto riflettere e far riflettere i loro compagni sui meccanismi che stanno alla base delle patologie da dipendenza, fornire informazioni sulle principali sostanze illegali, ma anche legali come alcol e nicotina, che ne possono stare alla base, focalizzando poi l’attenzione sull’uso e abuso del digitale, addentrandosi nel dibattito sulle modalità di utilizzo degli smartphone tra i ragazzi, e sui pericoli dei social media sia in termini di tempo speso, sia – e soprattutto – rispetto ai rischi di cyberbullismo, sexting, problemi crescenti di privacy e quant’altro.
Come l’anno scorso, incontri brevi, di due ore per ogni classe, che hanno ricevuto una valutazione positiva: la maggioranza degli studenti raggiunti ha trovato molto interessante la tematica (punteggio 8/10) e coinvolgente (punteggio 8.5/10). Quasi la totalità dei ragazzi (91%) ha dichiarato di aver visto presentato il mondo del volontariato i maniera diversa e più vicino a loro.
Positiva è anche la valutazione degli operatori del CSV, dei servizi pubblici partecipanti al progetto e dell’Acat, che ha così avuto nuovamente l’occasione di far conoscere la propria attività di auto-mutuo-aiuto per famiglie con problemi di alcol, ma anche di altre dipendenze patologiche (Via F. Cavallotti 35 – 12100 Cuneo – tel. 353 4393731); come detto, si è potuto parallelamente rinnovare l’informazione agli studenti sulle attività dello Spazio Ascolto adolescenti “Al 34” (Rondò dei Talenti – Cuneo, tel. 338.3669862), attivo nell’ambito del progetto Cantiere Adolescenti dell’ASL CN1. Con la promessa di ritrovarsi ancora nel prossimo futuro.
Alberto Dalmasso