Il gioco come strumento formativo per i volontari che operano con l’Adhd

Progetti, racconti e testimonianze

Corsi non solo finalizzati ad acquisire competenze ma strumenti di condivisione
che coinvolgono nuovi volontari giovani

L’Associazione provinciale Famiglie Adhd Cuneo nasce il 28 marzo 2013 su iniziative di un gruppo di genitori con figli affetti dal disturbo dell’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder).

Ispirandosi ai suoi principi e alle sue finalità, il gruppo cuneese decide di costituirsi associazione provinciale per poter agire sul territorio in modo più incisivo e fruttuoso.. Lo scopo primario dell’Associazione è quello di diffondere la conoscenza del disturbo dell’ADHD attraverso corsi ad insegnanti e serate informative rivolte alla popolazione.

Negli anni la formazione è stato un punto centrale per i volontari. Non solo per acquisire competenze utili per la gestione delle attività degli utenti in modo preciso e puntuale, ma anche per creare un modo per esprimersi, condividere tempo e esperienze, sentirsi capiti accolti e avere uno spazio dove oltre a “fare del bene” potersi sentire “a casa”.

L’ultimo corso proposto dall’Associazione Famiglie Adhd Cuneo, denominato “Mettiamoci in gioco” utilizza una metodologia diversa dal solito: l’utilizzo di un vero e proprio video game Vi.Re.Dis.®LAB.

Spiega la presidente Cinzia Corradi: «Con questo corso promuoviamo attenzione verso i caregivers, offriamo uno spazio di conoscenza reciproca, favoriamo la comunicazione tra i partecipanti, sperimentiamo il “flow emotivo” vissuto nel video game, favoriamo collaborazione di gruppo attraverso il gioco a squadre. Gli incontri si svolgono tutti in un clima di serena condivisione nell’associazione superando eventuali le difficoltà attraverso l’incoraggiamento di gruppo. Viene attivata anche una metodologia definita “Circle Time” dove i partecipanti condividono considerazioni sull’esperienza vissuta costruendo una comunicazione circolare efficace e divenendo una micro comunità proattiva e solidale».

Il corso, che ha visto la partecipazione di un numero elevato di volontari e aspiranti tali,  la prossima settimana volgerà al termine e i risultati sono soddisfacenti. E’ stato organizzato in collaborazione con il Csv Società Solidale di Cuneo e ha centrato ampiamente l’obiettivo di realizzare un percorso volto a incrementare l’interesse delle persone che ruotano attorno all’Associazione, ormai punto di riferimento in tutta la Provincia.

 

Conclude la presidente: «Siamo soddisfatti e felici. Per un’Associazione non ci può essere cosa più bella dei volontari che ti esternano che non vedono l’ora di partecipare ai corsi di formazione. Le metodologie da noi proposte infatti hanno la doppia valenza di formare, imparare importanti e profonde competenze mettendo al centro la vita del volontario le sue emozioni, il suo vissuto, creando uno spazio di condivisione quotidiana. Il contributo specifico di tutti può fare la differenza, per fare diventare un volontario efficace e compassionevole. Insieme possiamo creare una comunità più inclusiva e solidale. Siamo stati contenti perché abbiamo avuto con noi volontari storici, ma anche tante nuove persone. C’erano anche dei giovani e questo ci riempie di gioia. E’ importantissimo il cambio generazionale e avere tra noi numerosi ventenni entusiasti ci fa ben sperare per il futuro».

 

               Debora Sattamino

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